Glossario del Biochar
Definizioni semplici per tutti i termini importanti legati a suolo, agricoltura sostenibile e sequestro del carbonio.
- Additivo per mangimi
- Uso del biochar come integratore nell'alimentazione animale per migliorare la salute digestiva, ridurre le emissioni enteriche (metano) e migliorare la qualità del letame.
- Adsorbimento
- Processo mediante il quale atomi, ioni o molecole di una sostanza (liquida, gassosa o solida disciolta) aderiscono a una superficie (come quella del biochar).
- Aggregati del suolo
- Particelle di suolo tenute insieme da sostanza organica, ossidi e altri agenti cementanti. Il biochar può favorire la formazione e la stabilità degli aggregati.
- Ammendante del suolo
- Sostanza aggiunta al suolo per migliorarne le proprietà fisiche, chimiche e/o biologiche. Il biochar è spesso usato come ammendante.
- Analisi elementare (CHNSO)
- Tecnica analitica per determinare la composizione percentuale degli elementi principali (Carbonio, Idrogeno, Azoto, Zolfo, Ossigeno) nel biochar.
- Analisi Termogravimetrica (TGA)
- Tecnica che misura la variazione di massa di un campione di biochar in funzione della temperatura in atmosfera controllata, fornendo informazioni su umidità, materia volatile, carbonio fisso e ceneri.
- Applicazione in banda/localizzata
- Tecnica di distribuzione del biochar solo in prossimità delle radici delle piante (es. nel solco di semina) anziché uniformemente su tutto il campo, per ottimizzarne l'uso.
- Area superficiale specifica
- L'area totale della superficie esposta per unità di massa del biochar, importante per l'adsorbimento di acqua, nutrienti e contaminanti.
- Attivazione
- Processo fisico o chimico applicato al biochar per aumentarne significativamente la porosità e l'area superficiale, creando 'carbone attivato' per applicazioni di adsorbimento specifiche.
- Attività enzimatica del suolo
- Misura dell'attività degli enzimi prodotti dai microrganismi del suolo, indicativa dei processi biochimici in atto. Il biochar può influenzare questa attività.
- Bio-olio (Olio di pirolisi)
- Liquido complesso prodotto dalla condensazione dei vapori durante la pirolisi della biomassa, utilizzabile come combustibile o fonte di prodotti chimici.
- Biochar
- Materiale carbonioso solido ottenuto dalla pirolisi (riscaldamento in assenza o limitata presenza di ossigeno) di biomassa organica.
- Biochar attivato
- Biochar che ha subito un processo di attivazione per migliorarne le capacità adsorbenti, utilizzato in filtrazione e purificazione.
- Biomassa
- Materiale organico di origine vegetale o animale utilizzabile come fonte di energia o come materia prima per processi come la pirolisi.
- Biorisanamento (Remediation)
- Uso di processi biologici o di materiali come il biochar per rimuovere o neutralizzare contaminanti (es. metalli pesanti, pesticidi) dal suolo o dall'acqua.
- Capacità di Scambio Anionico (CSA)
- Capacità del biochar di trattenere anioni (ioni negativi, come nitrati o fosfati). Generalmente inferiore alla CSC, ma può essere rilevante in certi biochar o suoli.
- Capacità di Scambio Cationico (CSC)
- La capacità del biochar di trattenere cationi (ioni positivi, come nutrienti per le piante) sulla sua superficie carica negativamente, rendendoli disponibili per le piante.
- Carbon negative
- Descrive un processo o tecnologia che rimuove più anidride carbonica dall'atmosfera di quanta ne emetta. La produzione di biochar con sequestro nel suolo può essere carbon negative.
- Carbonio fisso
- La frazione di carbonio solido che rimane nel biochar dopo l'eliminazione della materia volatile durante la pirolisi.
- Carbonio organico del suolo (COS)
- La componente carboniosa della materia organica del suolo. L'aggiunta di biochar aumenta la frazione stabile del COS.
- Carbonizzazione
- Processo di conversione di sostanze organiche in carbone o residui ricchi di carbonio attraverso pirolisi o riscaldamento distruttivo.
- Carbonizzazione Idrotermale (HTC)
- Processo termochimico che utilizza acqua calda pressurizzata (subcritica) per convertire biomassa umida in un materiale solido simile al carbone chiamato hydrochar.
- Certificazione del biochar
- Standard e processi (es. EBC - European Biochar Certificate) che garantiscono la qualità, la sicurezza e la sostenibilità del biochar prodotto per specifiche applicazioni.
- Co-compostaggio
- Processo di compostaggio in cui il biochar viene aggiunto alla miscela di materiali organici iniziali per migliorare il processo e la qualità del compost finale.
- Comunità microbica del suolo
- L'insieme dei microrganismi (batteri, funghi, archea) presenti nel suolo. Il biochar può alterarne la composizione, l'abbondanza e la diversità.
- Conducibilità Elettrica (EC)
- Misura della capacità del biochar (o di una sua soluzione acquosa) di condurre corrente elettrica, indicativa del contenuto di sali solubili.
- Contenuto di ceneri
- La frazione inorganica non combustibile rimanente dopo la combustione completa del biochar, che influenza le sue proprietà chimiche.
- Crediti di carbonio
- Certificati negoziabili che rappresentano la riduzione o rimozione di una tonnellata di CO2 equivalente dall'atmosfera. Il sequestro di carbonio tramite biochar può generare crediti di carbonio.
- Densità apparente
- La massa del biochar per unità di volume totale, inclusi i pori e gli spazi interparticellari. Influente per trasporto, stoccaggio e applicazione al suolo.
- Diffrazione a Raggi X (XRD)
- Tecnica analitica usata per identificare le fasi cristalline presenti nel biochar, come minerali derivanti dalle ceneri o strutture grafitiche.
- Disponibilità di nutrienti
- La frazione di nutrienti totali presenti nel suolo che è effettivamente accessibile e utilizzabile dalle piante. Il biochar può influenzare questa disponibilità.
- Economia circolare
- Modello economico che mira a riutilizzare le risorse e ridurre i rifiuti. La conversione di biomasse di scarto in biochar si inserisce in questo modello.
- Effetto priming
- Modifica del tasso di decomposizione della sostanza organica nativa del suolo in seguito all'aggiunta di materiale organico fresco o biochar. Può essere positivo o negativo.
- Fanghi di depurazione pirolizzati
- Biochar prodotto da fanghi provenienti da impianti di trattamento delle acque reflue, che consente di ridurre il volume dei fanghi, immobilizzare contaminanti e recuperare nutrienti (fosforo).
- Feedstock
- La materia prima organica (biomassa) utilizzata per produrre biochar, come residui agricoli, scarti forestali, letame, fanghi di depurazione.
- Fertilizzante a lento rilascio
- Il biochar può agire come matrice porosa per adsorbire nutrienti, rilasciandoli gradualmente nel tempo e migliorando l'efficienza della fertilizzazione.
- Filtrazione dell'acqua
- Utilizzo del biochar (spesso attivato) come mezzo filtrante per rimuovere contaminanti, colore o odore dall'acqua potabile o reflua.
- Gassificazione
- Processo termochimico che converte la biomassa in un gas combustibile (syngas) utilizzando un agente ossidante parziale (aria, ossigeno, vapore). Produce anche biochar come sottoprodotto.
- Grado di Aromaticità
- Misura della proporzione di carbonio presente in strutture ad anello aromatico nel biochar, correlata alla temperatura di pirolisi e alla stabilità del materiale.
- Gruppi funzionali superficiali
- Gruppi chimici specifici (es. carbossilici, fenolici, chetonici) presenti sulla superficie del biochar, che ne determinano la reattività chimica, la CSC e le proprietà adsorbenti.
- Hydrochar
- Il prodotto solido carbonioso ottenuto dal processo di carbonizzazione idrotermale (HTC), diverso dal biochar prodotto per pirolisi secca.
- Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA o PAH)
- Composti organici potenzialmente tossici che possono formarsi durante la pirolisi incompleta. Il loro contenuto nel biochar è un parametro di qualità importante.
- Inoculazione microbica
- Processo di arricchimento del biochar con microrganismi benefici (batteri, funghi) prima dell'applicazione al suolo per potenziarne gli effetti biologici.
- Invecchiamento (Aging)
- Modifiche delle proprietà fisiche e chimiche del biochar nel tempo dopo la sua applicazione al suolo, dovute a processi abiotici (ossidazione) e biotici (interazione microbica).
- Letame pirolizzato
- Biochar prodotto utilizzando letame animale come feedstock, utile per la gestione dei reflui zootecnici e il riciclo dei nutrienti.
- Materia volatile
- Componenti del biochar che vengono rilasciati come gas o vapori quando riscaldati in assenza di aria a temperature specifiche.
- Materiale da costruzione
- Applicazione emergente del biochar come additivo leggero o isolante in materiali edili come calcestruzzo, mattoni o intonaci.
- Metalli pesanti
- Elementi metallici potenzialmente tossici (es. Cadmio, Piombo, Arsenico) che possono essere presenti nel feedstock e concentrarsi nel biochar, o che il biochar può adsorbire dal suolo/acqua.
- Metodo BET (Brunauer-Emmett-Teller)
- Tecnica standard basata sull'adsorbimento di gas (solitamente azoto) per misurare l'area superficiale specifica del biochar.
- Microscopia Elettronica a Scansione (SEM)
- Tecnica di imaging che utilizza un fascio di elettroni per visualizzare la morfologia superficiale e la struttura porosa del biochar ad alta risoluzione.
- Mitigazione dei cambiamenti climatici
- Azioni volte a ridurre le emissioni di gas serra o a migliorare i pozzi di carbonio. La produzione e l'uso di biochar contribuiscono sequestrando carbonio nel suolo.
- Nutrienti
- Elementi essenziali per la crescita delle piante (es. azoto, fosforo, potassio). Il biochar può trattenere nutrienti nel suolo e talvolta contenerne derivanti dal feedstock.
- Ossidazione superficiale
- Reazione chimica che avviene sulla superficie del biochar nel tempo, soprattutto in ambiente aerobico (suolo), che può aumentare il numero di gruppi funzionali contenenti ossigeno e influenzarne la reattività.
- Pellettizzazione
- Processo di compressione del biochar in piccoli cilindri (pellet) per migliorarne la maneggevolezza, ridurre la polverosità e facilitare l'applicazione meccanizzata.
- pH
- Misura dell'acidità o alcalinità del biochar. Molti biochar sono alcalini e possono aumentare il pH di suoli acidi.
- Pirolisi
- Processo termochimico di decomposizione di materiali organici mediante calore in assenza o quasi assenza di ossigeno, utilizzato per produrre biochar, bio-olio e syngas.
- Pirolisi lenta
- Processo di pirolisi condotto a temperature relativamente basse (350-550°C) con tempi di residenza lunghi, massimizzando la resa di biochar.
- Pirolisi veloce
- Processo di pirolisi condotto a temperature più alte (450-600°C) con tempi di residenza molto brevi, massimizzando la resa di bio-olio.
- Porosità
- Presenza di pori e vuoti all'interno della struttura del biochar, che influenza la ritenzione idrica, l'aerazione del suolo e l'habitat microbico.
- Potenziale redox (Eh)
- Misura della tendenza di un ambiente (come il suolo) a ossidare o ridurre sostanze chimiche. Il biochar può influenzare il potenziale redox del suolo.
- Rapporto C/N
- Rapporto tra la massa di carbonio e la massa di azoto nel biochar o nel suolo. Valori elevati nel biochar possono causare immobilizzazione temporanea dell'azoto nel suolo.
- Rapporto H/Corg
- Rapporto atomico tra idrogeno e carbonio organico nel biochar, utilizzato come indicatore della sua stabilità e del grado di carbonizzazione (valori bassi indicano maggiore stabilità).
- Reattore di pirolisi
- L'apparecchiatura in cui avviene il processo di pirolisi per la produzione di biochar.
- Recalcitranza
- Termine sinonimo di stabilità, indica la resistenza intrinseca del biochar alla degradazione nel suolo.
- Residui colturali
- Parte non raccolta delle piante (es. paglia, stocchi, gusci) comunemente utilizzata come feedstock per la produzione di biochar.
- Resilienza agricola
- Capacità dei sistemi agricoli di resistere e adattarsi a stress ambientali come siccità o eventi climatici estremi. Il biochar può contribuire migliorando le proprietà del suolo.
- Ritenzione idrica
- Capacità del biochar di assorbire e trattenere acqua grazie alla sua struttura porosa, migliorando la disponibilità idrica per le piante nel suolo.
- Salute del suolo
- La capacità continua del suolo di funzionare come un ecosistema vitale che sostiene piante, animali e umani. Il biochar può contribuire a migliorare diversi indicatori di salute del suolo.
- Scarti legnosi
- Biomassa proveniente da potature, cippato, segatura o residui forestali, frequentemente usata per produrre biochar, spesso con basso contenuto di ceneri.
- Sequestro del carbonio
- Processo di cattura e stoccaggio a lungo termine del carbonio atmosferico in depositi geologici, oceanici o terrestri (come il biochar nel suolo) per mitigare il riscaldamento globale.
- Sicurezza alimentare
- Disponibilità, accesso e utilizzo di cibo sufficiente, sicuro e nutriente. Il biochar può contribuire indirettamente migliorando la fertilità e la produttività del suolo a lungo termine.
- Sostenibilità
- Valutazione complessiva degli impatti ambientali, economici e sociali associati alla produzione e all'uso del biochar lungo tutta la sua filiera.
- Spettroscopia FTIR (Infrarosso a Trasformata di Fourier)
- Tecnica analitica utilizzata per identificare i gruppi funzionali presenti sulla superficie del biochar analizzando l'assorbimento della radiazione infrarossa.
- Stabilità
- Resistenza del biochar alla decomposizione microbica e chimica nel tempo, che ne determina la capacità di sequestrare carbonio a lungo termine nel suolo.
- Syngas (Gas di sintesi)
- Miscela gassosa combustibile (principalmente H2, CO, CO2, CH4) prodotta durante la pirolisi o la gassificazione della biomassa.
- Temperatura di pirolisi
- La temperatura massima raggiunta durante il processo di pirolisi, che influenza fortemente le proprietà finali del biochar (es. pH, area superficiale, stabilità).
- Tempo di residenza
- Il periodo di tempo durante il quale la biomassa è mantenuta alla temperatura di pirolisi all'interno del reattore.
- Terra Preta de Índio
- Suoli antropogenici estremamente fertili trovati nel bacino amazzonico, caratterizzati da alto contenuto di carbonio organico stabile (simile al biochar), nutrienti e attività microbica.
- Torrefazione
- Un processo di pirolisi blanda (200-300°C) che pre-tratta la biomassa, migliorandone le proprietà come combustibile (es. maggiore densità energetica, idrofobicità).
- Valutazione del Ciclo di Vita (LCA)
- Metodologia standardizzata per quantificare gli impatti ambientali (es. emissioni di gas serra, consumo di energia) di un prodotto o processo, come il sistema biochar, dalla culla alla tomba.
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